Viaggiare non è solo spostarsi da un punto all’altro. È intrecciare passi e storie, lasciarsi sorprendere dagli incontri e immergersi nell’anima dei territori attraversati. È un’esperienza che cambia la prospettiva, che riporta all’essenziale e invita a rallentare. Da questa visione nasce la collaborazione tra Garden Sharing e ItinerAria, due realtà che fanno del turismo lento un’opportunità per riscoprire il mondo con occhi nuovi. Un sodalizio che apre nuove possibilità a chi ama esplorare a piedi e in bicicletta, con curiosità e rispetto, scegliendo un’accoglienza autentica e diffusa.

ItinerAria: quando il viaggio diventa esperienza
Fondata da Alberto Conte, ItinerAria ha rivoluzionato il modo di intendere i cammini in Italia, trasformandoli in esperienze immersive e accessibili a tutti. Grazie a mappe interattive, sistemi di prenotazione avanzati e una rete di partner locali, questa realtà valorizza i percorsi meno battuti, favorendo un legame profondo tra viandanti e territori. Uno degli strumenti più innovativi di ItinerAria è la SlowCard, una tessera che permette ai camminatori di ottenere sconti esclusivi su strutture ricettive e servizi lungo i principali itinerari italiani. Anche noi di Garden Sharing abbiamo aderito alla SlowCard, permettendo ai viandanti di usufruire di sconti sulle nostre strutture. Un piccolo gesto che incentiva il turismo lento e sostenibile, offrendo ai pellegrini un’ospitalità genuina e ai territori un’opportunità di crescita economica rispettosa dell’ambiente. Tra gli itinerari più suggestivi, la Via Francigena, il Sentiero Italia e il Cammino di Oropa, un percorso che attraversa le Alpi Biellesi fino a raggiungere uno dei santuari mariani più affascinanti d’Europa.

Il Cammino di Oropa: un percorso tra storia e natura
Più che un semplice itinerario, il Cammino di Oropa è un’immersione nella storia, nella spiritualità e nella bellezza naturale delle Alpi Biellesi. Partendo da Santhià, il tracciato si snoda per 62 km suddivisi in quattro tappe, attraversando paesaggi mozzafiato, antichi borghi e boschi secolari. È un cammino che affonda le radici nella tradizione: risale al Medioevo l’antico pellegrinaggio verso il Santuario di Oropa, luogo di culto mariano tra i più importanti d’Europa e dichiarato Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Negli ultimi anni, l’interesse per questo percorso è cresciuto esponenzialmente. Oltre 2.000 viandanti ogni anno scelgono di percorrerlo, spinti dal desiderio di un viaggio fuori dalle rotte convenzionali e lontano dal turismo di massa. Dal verde intenso della Baraggia al silenzio delle faggete, ogni tappa regala scorci indimenticabili e momenti di autentica connessione con la natura. Il cammino si conclude a 1.159 metri di altitudine, davanti alla maestosa Basilica Antica del Santuario di Oropa, circondata dalle montagne che sembrano custodire la memoria di tutti i passi che l’hanno raggiunta nei secoli.

Un’accoglienza che lascia il segno
Grazie alla collaborazione tra Garden Sharing e ItinerAria, il Cammino di Oropa diventa ancora più accessibile e ricco di significato. Nei prossimi mesi, saremo sempre più presenti lungo questo itinerario, offrendo ospitalità diffusa attraverso la nostra rete di Garden Sharer. I camminatori potranno sostare in giardini, terreni e spazi messi a disposizione dagli host di Garden Sharing, trovando non solo un luogo per riposare, ma un’occasione per scoprire il territorio attraverso gli occhi di chi lo abita. Qui l’accoglienza non è solo un servizio, ma un incontro. Un’opportunità per ascoltare storie, condividere esperienze e sentirsi parte di una comunità che ha scelto di valorizzare il turismo lento e sostenibile.

Il Cammino di Oropa: la voce di chi lo vive
Per capire meglio il significato di questa collaborazione e il valore del Cammino di Oropa, abbiamo raccolto la testimonianza di Marta Miolo, referente del progetto. Nell’intervista che segue, Marta racconta cosa rende unico questo itinerario, quali sono le sfide e le opportunità per il futuro e come la rete Garden Sharing può contribuire a rendere l’esperienza ancora più speciale. Perché a volte, il vero traguardo non è la meta, ma il percorso stesso.
ItinerAria è una realtà ben consolidata sia in Italia che nel panorama outdoor internazionale. Come è nata l’idea alla base di ItinerAria e quali sono gli elementi che vi hanno reso un punto di riferimento nel mondo dei cammini e non solo?
ItinerAria è nata dalla passione di Alberto Conte per il viaggio lento e dal desiderio di creare un ponte tra territori e viaggiatori, valorizzando percorsi meno conosciuti ma ricchi di potenzialità. L’idea iniziale era semplice: rendere il turismo lento un’esperienza organizzata, accessibile e sostenibile. Quello che ci distingue è la capacità di combinare innovazione digitale, come mappe interattive e sistemi di prenotazione, con un approccio profondamente umano e collaborativo, coinvolgendo amministrazioni locali, operatori turistici e comunità per sviluppare prodotti turistici autentici e di qualità. Nel programmare il nostro lavoro, teniamo sempre presente la nostra vision: immaginiamo un futuro in cui il turismo lento rappresenti un motore di trasformazione sociale, culturale ed economica, valorizzando i territori meno conosciuti e creando un equilibrio tra uomo e natura. Desideriamo ispirare viaggiatori, comunità locali e amministrazioni pubbliche a collaborare per costruire esperienze autentiche che rigenerino il territorio e il benessere delle persone.
Il Cammino di Oropa, nato nel 2012, è uno dei vostri progetti più riusciti e rappresenta un punto di riferimento per chi ama il turismo lento. Quali sono le sue peculiarità e cosa rende questo percorso un’esperienza così speciale per chi decide di affrontarlo?
Il Cammino di Oropa è stato il nostro esperimento meglio riuscito, e i dati pubblicati la scorsa settimana che riguardano i passaggi nel 2024 ne sono la conferma. È un percorso ideale per chi è alla prima esperienza di cammini a tappe, grazie alla sua lunghezza contenuta (4 tappe) e alla gradualità del percorso. Le tappe sono relativamente brevi, tra i 15 e i 18 km, e il dislivello cresce in modo progressivo: si parte dalla pianura, si risale gradualmente la collina morenica di Ivrea e si conclude con una tappa finale più impegnativa, ma molto gratificante. L’arrivo al Santuario di Oropa, il più importante santuario mariano delle Alpi, è un’esperienza spettacolare e sorprendente, sia per la maestosità del luogo sia per il senso di conquista che si prova dopo il cammino. Inoltre, nel corso degli anni si è costituita una rete informale tra gli operatori e gli abitanti dei luoghi attraversati dal cammino, che collabora per rendere vivo il percorso e accogliere al meglio i viandanti.
La vostra community, Movimento Lento, è una realtà vivace e in continua crescita. Come riuscite a coinvolgere gli appassionati e quali strumenti utilizzate per far conoscere nuovi cammini e progetti?
Lavoriamo insieme al network dei partner di Movimento Lento per ispirare e informare attraverso contenuti di qualità: articoli, mappe, guide e una presenza costante sui social media. Creiamo uno spazio di condivisione dove la community può raccontare le proprie esperienze, emozioni e consigli, stimolando un dialogo attivo e costruttivo. Un elemento centrale della nostra strategia è la newsletter mensile, sempre ricca di contenuti interessanti. Ogni numero include temi legati alla sostenibilità, buone pratiche adottate in diversi territori e idee per scoprire nuove realtà. Questo approccio ci permette di fornire informazioni utili e di ispirare la community a crescere e a esplorare nuovi territori e progetti. Collaborazioni con partner locali e strumenti digitali come le mappe interattive completano il nostro impegno per ampliare il pubblico e coinvolgerlo in modo significativo.
La vostra SlowCard è una novità di quest'anno che sta muovendo i primi passi nel mondo del turismo lento. Ci potete spiegare in cosa consiste e quali vantaggi potrà offrire ai viaggiatori?
La SlowCard è la tessera digitale che viene proposta ai viandanti che vogliono intraprendere il Cammino di Oropa. E’ molto più di una tessera sconto: è un modo per sostenere attivamente il turismo lento e i territori attraversati. Con la SlowCard, i viaggiatori sostengono il progetto del cammino, la rete degli operatori e la manutenzione dei percorsi. I possessori della Card possono beneficiare di sconti esclusivi nelle strutture e nei ristoranti lungo il cammino, oltre ad avere accesso ad un software per la prenotazione dei pernottamenti. Inoltre, nella sua versione annuale, è utilizzabile per più viaggi nel corso dell’anno, contribuendo nel contempo alla manutenzione e promozione del Cammino di Oropa e di altri percorsi.
Oltre al Cammino di Oropa, avete sviluppato e supportato diversi altri progetti legati al turismo sostenibile. Quali sono quelli che più incarnano la vostra visione e che stanno lasciando un segno tangibile nel panorama italiano?
Oltre al Cammino di Oropa, abbiamo contribuito alla valorizzazione della Via Francigena, sia a piedi che in bicicletta, creando itinerari che mettono in risalto il patrimonio culturale e naturale italiano. Il progetto “Via Francigena & Bike”, è quello sul quale stiamo investendo di più per creare proposte di viaggio lento rivolte al mondo del cicloturismo: in occasione dell’anno giubilare 2025, stiamo riattivando la rete degli operatori lungo il percorso, per rilanciare la CicloVia da Aosta a Roma ed incentivare le persone a muoversi sul territorio nazionale in bicicletta. Gestiamo inoltre la “Casa del Movimento Lento”, a Roppolo, una gesthouse che vuole essere un rifugio per viaggiatori, un luogo di incontro e di condivisione lungo il Cammino di Oropa e la Via Francigena. Lavoriamo in collaborazione con diversi enti a livello nazionale, nella progettazione di itinerari che coinvolgano sempre di più le comunità locali e costituiscono esempi concreti della nostra visione: costruire un turismo che sia rigenerativo per il territorio e significativo per il viaggiatore.
La recente partnership con Garden Sharing apre nuove prospettive per chi sceglie di vivere il Cammino di Oropa. Quali vantaggi concreti porta ai viaggiatori e in che modo contribuisce alla valorizzazione del territorio?
La collaborazione con Garden Sharing amplia le possibilità di ospitalità lungo il Cammino di Oropa, offrendo ai viaggiatori un’esperienza più autentica e immersiva. Alloggiare in giardini privati o spazi condivisi favorisce il contatto diretto con la comunità locale e promuove uno stile di viaggio più sostenibile. Per il territorio, questa partnership significa una valorizzazione delle risorse locali, un incremento dei posti letto e delle opportunità economiche per i piccoli centri. Inoltre, a livello nazionale, la collaborazione con GardenSharing porta a una contaminazione tra communities, mettendo in comunicazione le reti di appassionati di turismo lento e sostenibile. Questo scambio invita chi possiede la SlowCard a scoprire e vivere anche altri territori, pernottando presso gli host di GardenSharing, contribuendo così a promuovere un modello di ospitalità diffusa che valorizza l’intero panorama italiano.
Parliamo di futuro: l’accoglienza lungo i cammini italiani è in continua evoluzione. Qual è, secondo voi, la direzione giusta per creare un sistema di ospitalità diffusa, accessibile e sostenibile che risponda alle esigenze di chi viaggia con lentezza?
Crediamo che il futuro dell’accoglienza lungo i cammini risieda nella costruzione di una rete capillare e ben organizzata di strutture che combinino qualità, accessibilità e sostenibilità. È essenziale che questa rete sia anche variegata, in modo da poter accogliere al meglio viaggiatori con esigenze, gusti e budget differenti. Ciò significa includere opzioni che spaziano da ospitalità semplici ed economiche, come ostelli o soluzioni in condivisione, fino a strutture più confortevoli per chi cerca un’esperienza più rilassante. Parallelamente, è fondamentale coinvolgere le comunità locali, formare operatori e utilizzare la tecnologia per rendere i cammini più organizzati e accoglienti. Modelli che promuovano il turismo responsabile, rispettando l’ambiente e valorizzando la cultura locale, sono la chiave per creare esperienze arricchenti per i viaggiatori e rigenerative per i territori. Un approccio di questo tipo contribuirà a rendere il turismo lento un motore di sviluppo sostenibile per il nostro paese.
Il cammino è fatto di passi, ma anche di incontri, scoperte e nuove prospettive. Con la collaborazione tra Garden Sharing e ItinerAria, il viaggio lento trova nuovi spazi di accoglienza e connessione, valorizzando territori e comunità. Che sia lungo il Cammino di Oropa o su altri percorsi, ogni tappa diventa un’occasione per vivere il turismo in modo autentico e consapevole.
Buon cammino a tutti!
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