L’edizione 2024 del Festival IT.A.CÀ del Turismo Responsabile si è conclusa con numeri e risultati che testimoniano un successo crescente e un interesse sempre più forte per un turismo rispettoso, lento e consapevole. Quest’anno, noi di Garden Sharing abbiamo avuto il piacere di affiancare il festival in una collaborazione significativa che ci ha visti uniti nella promozione di un’idea di viaggio che fa bene non solo ai viaggiatori, ma anche ai territori e alle comunità locali. Garden Sharing ha portato la sua esperienza come piattaforma innovativa, dove è possibile prenotare piazzole tenda, camper e glamping anche in giardini privati, offrendo soluzioni che mettono al centro il contatto con i luoghi autentici e il rispetto per l’ambiente. Durante alcune tappe del festival, abbiamo avuto l’occasione di raccontare questa visione e il nostro contributo al turismo responsabile, mostrando come il viaggio possa diventare un’esperienza di connessione autentica con i territori.
Oltre i numeri: una comunità in cammino
I numeri di IT.A.CÀ non sono semplici statistiche, ma raccontano storie, esperienze e connessioni che hanno reso unica questa sedicesima edizione del festival. Ogni dato è la testimonianza concreta di quanto il turismo responsabile possa trasformarsi in un movimento collettivo, capace di unire territori e persone. Non basta sicuramente parlare di numeri per raccontare IT.A.CÀ, ma quando i numeri parlano, lo fanno con forza:
- 260 eventi in 14 tappe hanno trasformato borghi, parchi naturali e città in spazi di dialogo e scoperta. Non semplici eventi, ma occasioni per rimettere al centro il significato del viaggio come esperienza di comunità.
- 20.000 partecipanti non sono solo numeri, ma volti, storie e percorsi. Ogni partecipante è diventato un tassello di un racconto più grande, un ambasciatore di un nuovo modo di viaggiare.
- Con 112 eventi accessibili, IT.A.CÀ ha dimostrato che il turismo responsabile è inclusivo per definizione, capace di accogliere ogni persona, indipendentemente dalle sue capacità fisiche. Questa è più di una scelta: è una dichiarazione di intenti.
- Infine, i 7 milioni di utenti raggiunti sui social media sono la dimostrazione che il messaggio del festival è andato ben oltre i confini fisici, coinvolgendo un pubblico ampio e variegato, attirato dalla forza del turismo lento e autentico.
Il valore delle comunità: riflessioni sul turismo che cambia il territorio
Le parole di Sonia Bregoli, co-founder e Responsabile Coordinamento Rete Nazionale IT.A.CÀ, sintetizzano l’essenza di un festival che ha fatto della concretezza il suo tratto distintivo: “Abbiamo scelto di concentrarci su alcuni territori, assieme agli organizzatori delle tappe, per proporre una riflessione ancora più accurata e una gestione maggiormente affinata di tutte le realtà, oltre 330 in totale, che compongono la nostra straordinaria comunità allargata – racconta Sonia Bregoli – Perché la riflessione sul turismo sostenibile e la conseguente messa in opera di azioni concrete debba continuare a essere propulsore di cambiamento e di sviluppo, sia di un territorio che di una comunità.”
Ed è qui che IT.A.CÀ si distingue: non si tratta di riempire un calendario di eventi, ma di creare un ecosistema. Concentrarsi su alcuni territori significa agire con precisione “chirurgica”, ascoltando le comunità locali e lavorando con loro per proteggere e valorizzare ciò che rende unico ogni luogo. Le oltre 330 realtà coinvolte non sono solo numeri, ma un network pulsante che dimostra come il turismo responsabile possa essere una leva per ripensare lo sviluppo locale. Questa gestione affinata non è solo strategia, ma una dichiarazione d’intenti: accogliere il cambiamento senza tradire l’identità. È qui che il turismo responsabile diventa reale, concreto, tangibile. Il viaggiatore non è solo ospite, ma parte di un dialogo, di uno scambio che lascia un impatto positivo su chi visita e su chi accoglie. IT.A.CÀ ci ricorda che il turismo può trasformare paesi e persone, dando vita a un modello in cui ogni passo lascia un segno che dura nel tempo. Con Garden Sharing, inserirci in questa comunità allargata è stato come aggiungere una nuova tessera a un mosaico in continuo divenire. Un’occasione per dimostrare che il turismo lento e sostenibile non è un’idea astratta per noi, ma una pratica che cambia davvero il mondo.
Un cammino condiviso verso il futuro
Essere parte di IT.A.CÀ ci ha dato l’opportunità di mostrare come Garden Sharing stia cambiando il modo di vivere e offrire ospitalità, con piazzole nei giardini privati e glamping che valorizzano i piccoli luoghi, le comunità e il rispetto per l’ambiente. Questa partnership ci ha permesso di dimostrare che viaggiare in modo diverso, più lento e autentico, non è solo possibile, ma necessario. La chiusura dell’edizione 2024 non è un traguardo, ma l’inizio di nuove prospettive: IT.A.CÀ resta un’idea in movimento, e noi continueremo a sostenere questa visione con progetti concreti, perché il turismo responsabile sia un valore per tutti. Un ringraziamento speciale a IT.A.CÀ e a tutte le realtà coinvolte: il meglio deve ancora venire.