Chat with us, powered by LiveChatEntra in Garden Sharing: ecco cosa devi sapere per condividere i tuoi spazi

Entra in Garden Sharing: ecco cosa devi sapere per condividere i tuoi spazi

Diventare Garden Sharer nella Regione Marche e in Piemonte è più facile, perché le due regioni hanno espresso il loro parere in materia di Garden Sharing. Ecco cosa devi sapere se vivi in una di queste regioni o se vuoi diventare Garden Sharer nella tua.

 

Garden Sharing è un portale, ma è anche un nuovo modo di fare turismo, che da possibilità a privati e aziende di dare visibilità ai propri spazi al fine di ospitare turisti e amanti della vita all’aria aperta durante tutto il periodo dell’anno. Come funziona? Come si può condividere i propri spazi su Garden Sharing?

Campeggio: la normativa italiana. Ecco cosa devi sapere.

La normativa sul turismo e sul campeggio in Italia è di competenza Regionale. Ogni Regione spesso delega ai singoli comuni del territorio e/o le singole Giunte Regionali alla predisposizione dei regolamenti di attuazione delle menzionate leggi regionali.

 

In Italia abbiamo quasi 8.000 Comuni e pressoché altrettante interpretazioni in ambito turistico relativamente ai soggiorni all’aria aperta, ed è per questa ragione che consigliamo a tutti i potenziali Garden Sharer di informarsi presso il Comune dove vogliono operare, per verificare fattibilità ed eventuali vincoli normativi del proprio territorio. 

 

Chi sono i Garden Sharer?

 

Sul portale abbiamo diversi tipi di soggetti, che abbiamo chiamato Garden Sharer, perché condividono i loro spazi con voi: sono soggetti professionali dotati di P.IVA, che operano nell’ambito ricettivo con la propria attività imprenditoriale, e che chiaramente debbono sottostare a tutte le regole previste dalle varie normative nazionali, regionali, provinciali e comunali, e poi ci sono i privati, i quali, pur non facendo attività imprenditoriale, si avvalgono della possibilità di ospitare solo occasionalmente e, quindi, debbono rivolgersi agli Enti amministrativi di competenza territoriale al fine di conoscere la normativa agli stessi applicabile (normativa che potrebbe essere affine a quella imprenditoriale o di gran lunga semplificata). 

 

Garden Sharing: le leggi regionali e nazionali

 

Marche e Piemonte hanno già recepito il Garden Sharing se pur con modalità differenti e hanno una normativa chiara, mentre a livello nazionale il Garden Sharing è possibile informandosi presso la propria amministrazione di riferimento. Certamente, c’è ancora molto da fare, e ci stiamo attivando per sensibilizzare altri territori perché si possa avere una normativa chiara e magari univoca a livello nazionale.

 

Garden Sharing è un portale di sola pubblicità, e chiaramente non ha obblighi di controllo verso i propri iscritti, però fornisce e fornirà sempre supporto e informazioni a chi vuole offrire i propri spazi all’aria aperta rendendosi disponibile altresì a quegli enti pubblici (comuni, province, finanche Regioni) che vogliano offrire questa opportunità ai propri cittadini.

 

Per quel che concerne, poi, la fiscalità del portale, Garden Sharing rispetta la normativa nazionale ed assolve a tutti gli obblighi di legge
 

Garden Sharing in Piemonte

 

La regione Piemonte ha normato il Garden Sharing nel 2019, con la legge regionale n. 5. Le informazioni si trovano all’Art. 7, che tratta la “Disciplina dei complessi ricettivi all’aperto e del turismo itinerante”.

 

Il Piemonte ha creato una legge ad hoc proprio per i Garden Sharer. I capisaldi su cui verte la norma sono i seguenti, che riportiamo direttamente dal documento regionale:

 

  1. riconoscere il ruolo strategico del turismo all'aperto per lo sviluppo economico, sociale e occupazionale della Regione;
  2. favorire la crescita competitiva dell'offerta del sistema turistico regionale, anche ai fini dell'attuazione del riequilibrio territoriale dei flussi turistici e in relazione all'opportunità di indirizzare le presenze verso le aree meno congestionate e i piccoli borghi rappresentativi del territorio piemontese;
  3. valorizzare le risorse ambientali, i beni culturali, i beni e i valori paesaggistici e le tradizioni locali per uno sviluppo turistico sostenibile, con l'obiettivo di ampliare l'offerta integrata di servizi riguardanti arte, natura, ambiente, paesaggio, cultura ed enogastronomia;
  4. sostenere il ruolo delle imprese operanti nel settore turistico all'aperto, con particolare riguardo alle micro, piccole e medie imprese e migliorarne la qualità dell'organizzazione e dei relativi servizi;
  5. promuovere processi di riqualificazione urbanistica, paesaggistica e territoriale dei centri che rivestono una particolare rilevanza sotto il profilo turistico-ricettivo;
  6. incentivare il turismo itinerante per vivere la vacanza a stretto contatto con la natura e la cultura dei luoghi visitati, lontano dalle destinazioni di massa e dal turismo stanziale;

A tal proposito il documento definisce quindi l’ambito di applicazione rispetto a turismo itinerante e campeggio temporaneo e mobile con l’articolo dedicato al Garden Sharing, che riportiamo in toto:

  1. È consentito da parte di soggetti privati mettere a disposizione dei turisti itineranti, provvisti di mezzi mobili propri o allestimenti mobili di pernottamento, spazi all'aperto o aree verdi pertinenziali alla propria abitazione, in aree con destinazione d'uso residenziale, per le quali le condizioni di compatibilità urbanistica sono stabilite dal regolamento di attuazione di cui all'articolo 19, con offerta di servizi in modalità garden sharing.
  2. Il garden sharing concorre a regolare nuove forme di ospitalità alternativa e, ad integrazione dell'offerta turistica regionale, rileva ai fini informativi, di monitoraggio statistico e di promozione turistica.
  3. L'attività di garden sharing è avviata ai sensi dell'articolo 13 ed è esercitata nel rispetto delle seguenti condizioni:
    1. è presente almeno un'unità abitativa privata autonoma non costituente parte o porzione di edificio o complesso condominiale, con spazi all'aperto ed aree aventi le caratteristiche di cui al comma 1 adatte alla sistemazione e al pernottamento di ospiti itineranti;
    2. è data ospitalità fino ad un numero massimo di due equipaggi, per un numero massimo di dieci persone e per non più di sette notti consecutive;
    3. è dato sgombero e smontaggio dei mezzi e degli allestimenti mobili di pernottamento al termine del soggiorno.
    4. I requisiti localizzativi, urbanistici, edilizi, tecnici ed igienico-sanitari minimi, nonché le condizioni per l'allestimento delle aree adibite a garden sharing sono definite dal regolamento di attuazione di cui all'articolo 19.

Se ti trovi in Piemonte e vuoi diventare Garden Sharer, presenta questa normativa al tuo comune, così saprà guidarti nella corretta procedura per l’apertura dell’attività.

 

 

Garden Sharing nelle Marche

La Regione Marche si è espressa recentemente in merito al turismo itinerante, modificando il testo unico delle norme regionali in materia di turismo con lo scopo di agevolare la Sharing Economy. La legge di riferimento è la LEGGE REGIONALE 11 luglio 2006, n. 9, ovvero il Testo unico delle norme regionali in materia di turismo. Il Garden Sharing viene introdotto all’Art. 33 Bis, di cui riportiamo il testo :

 

  1. L'attività di garden sharing consiste nel mettere a disposizione dei turisti itineranti, con o senza mezzi propri, spazi all'aperto o aree verdi ed eventuali allestimenti mobili da parte di soggetti privati. L'attività è consentita in aree private, con destinazione d'uso residenziale, dove sia presente almeno un'unità abitativa privata autonoma, non costituente parte o porzione di edificio o complesso condominiale, con area verde pertinenziale adatta alla sistemazione di ospiti itineranti. Può essere data ospitalità fino a un massimo di due equipaggi per non più di sette notti consecutive. L'equipaggio è composto da non più di cinque persone. Si osservano in quanto applicabili le disposizioni di cui al comma 6 dell'articolo 19.
  2. L'attività di cui al comma 1 è svolta in forma non imprenditoriale avvalendosi della normale organizzazione familiare ed è soggetta a una comunicazione di inizio attività da presentare al Comune territorialmente competente.
  3. La Giunta regionale stabilisce le caratteristiche degli allestimenti mobili e le modalità di attuazione di questo articolo.
  4. Entro quindici giorni dalla presentazione, il Comune invia alla struttura organizzativa regionale competente in materia di turismo, prioritariamente con modalità telematica, notizia della comunicazione di cui al comma 2, con l'indicazione dei prezzi praticati nonché delle variazioni segnalate. Il Comune trasmette altresì entro il 31 gennaio di ogni anno l'elenco delle comunicazioni pervenute.

Anche in questo caso è possibile vedere la legge completa sul sito di riferimento della Regione Marche. Ti ricordiamo comunque di far riferimento al tuo comune di appartenenza presentando la normativa per avere maggiori indicazioni per le procedure adeguate all’apertura della tua attività, anche se di tipo privato.

 

Garden Sharing nelle altre Regioni d’Italia

 

Garden Sharing sta sensibilizzando anche le altre regioni d’Italia, con contatti costanti con le istituzioni e attraverso gli oltre 1000 Garden Sharer che si sono già iscritti alla piattaforma, con oltre 10000 piazzole disponibili già durante l’estate 2020.

 

Per questo, il team tecnico e legale di Garden Sharing è a disposizione per confronti e tavoli di discussione in merito all’apertura delle regioni verso questo tipo di Sharing Economy, per altro esercitata da un soggetto italiano secondo le normative già applicate all’home sharing.

 

Ricordiamo che ogni comune fa storia a sé, guidato dalla sua normativa regionale. Ti invitiamo però a portare sempre con te questo articolo e i testi regionali delle Marche e del Piemonte per poter sensibilizzare le amministrazioni e farle operare nella regolamentazione di queste attività.

 

Il Garden Sharing non è vietato laddove non esista una normativa specifica, spesso si adeguano norme esistenti proprio prendendo spunto da quanto fatto in altri comuni/regioni. La novità di questo tipo di economia della condivisione è tale per cui spesso sono i cittadini, o le aziende come Garden Sharing, ad aprire gli occhi alle amministrazioni. In questo senso, l’unione coi voi Garden Sharer fa veramente la forza.

 

Garden Sharer. Assistenza completa

 

Il servizio clienti di Garden Sharing è a completa disposizione per supportare privati e aziende nell’inserimento della propria struttura nel portale, o per guidare nella corretta presentazione del progetto presso la propria struttura di riferimento comunale/regionale.

 

Cerchiamo sempre di supportarti al meglio, perché ci piace pensare che a breve, in ogni regione e in ogni città, ci siano migliaia di piazzole che facciano vivere un campeggio davvero “alternativo”.

 

Ti chiediamo da subito pazienza, e perdono, se non sempre possiamo aiutarti, a causa di limiti normativi e burocratici.

 

Come accennavamo sopra, quanto più si parlerà di sharing economy e si sensibilizzeranno le istituzioni, tanto più queste lungaggini potranno essere superate.

 

Ti piace Garden Sharing? Aiutaci a farlo conoscere!

 

Chiedici come fare, sapremo guidarti a presentare Garden Sharing presso il tuo comune o la tua Regione.

Se conosci interlocutori a cui vuoi parlare del Garden Sharing, siamo qui, pronti a incontrarli! Grazie fin da ora per condividere la passione per la Sharing Economy con noi!